venerdì 7 giugno 2013

L’uomo come animale politico e la “rivoluzione armonica” che parte dalla singola persona


Pier Paolo Segneri

La vita di ognuno di noi è un percorso di continua ricerca. Come lo è anche la politica: infatti, quando la ricerca del nuovo, della memoria, della libertà, della conoscenza e delle verità si ferma o si immobilizza, ecco allora che la politica diventa, inevitabilmente, potere fine a se stesso. Non dimentichiamoci mai che, di base, noi uomini siamo animali ma di un tipo particolare. Non a caso, già nell’antica Grecia, l’essere umano è stato definito – non solo da Aristotele – come “un animale politico”, cioè “socievole”.  E il vocabolo “socievole” rappresenta, in questo contesto, la traduzione migliore del termine greco “politicòn”. Infatti, la parola “socievole” è riconosciuta dai maggiori studiosi come la traduzione più corretta del più diffuso “sociale” o del più immediato “politico”. Insomma, per tornare al tema, esistono in ciascuno di noi come quattro elementi che, come ci insegna Aristotele, potremmo chiamare: Terra, Acqua, Fuoco e Aria. Sono i quattro livelli di “emergenza sistemica” che compongono la persona, come individuo, come uomo. Sono quattro parti racchiuse in una sola, quattro dimensioni che possono essere paragonate alle tre dimensioni: ampiezza, altezza e profondità. Più la quarta dimensione, che ciascuno può indagare, passo dopo passo, millimetro dopo millimetro, secondo le proprie qualità e capacità, secondo il proprio sentire e percepire, secondo il proprio personale percorso di ricerca. Questi quattro elementi corrispondono anche, secondo me, a Istinto, Ragione, Coscienza, Spirito. Si tratta di quattro dimensioni separate e unite allo stesso tempo.

Non è un gioco di parole e, proseguendo nella ricerca individuale, sempre in relazione con gli altri, ciascuno potrà capire meglio il significato di tale indagine interiore. Ma per comprendere meglio ciò a cui mi riferisco, può aiutarci l’immagine o la metafora di una lampada ad olio: c’è la forma e la struttura della lampada (cioè, il contenitore), c’è lo stoppino, la fiamma e, infine, dentro, abbiamo l’olio. Ecco, questa metafora ci fa capire come, pur essendo quattro parti tra loro separate, è soltanto nella completezza dell’insieme di questi elementi che si ha una lampada funzionante. Lo stesso vale per ciascuno di noi: è soltanto nella completezza dell’insieme dei quattro livelli di emergenza sistemica che si ha la singola “persona”. La struttura della lampada è il corpo, cioè la parte animale (Terra), lo stoppino corrisponde alla Ragione (Acqua), la Coscienza (Fuoco) equivale alla fiamma e, infine, abbiamo l’olio, cioè lo Spirito (Aria). Queste quattro parti devono stare insieme e comporre un "unicum", se sono separate o se manca uno di questi elementi, allora si creano squilibri, lacerazioni, vuoti. Proviamo a semplificare: l’Uomo è composto da Terra, Acqua, Fuoco e Aria. Questi quattro elementi corrispondono, nel nostro discorso, rispettivamente a Istinto, Ragione, Coscienza e Spirito, che sono, appunto, le nostre quattro dimensioni. L’equilibrio e l’armonia tra questi livelli è il presupposto e il fine ultimo di ciascun individuo, soprattutto in relazione con gli altri. Dall’armonia si crea spirito, si crea evoluzione, si crea ulteriore armonia. Dall’armonia nasce la sapienza. Ecco il punto di partenza da cui è possibile, oggi come ieri, avviare una “rivoluzione armonica”, anche in politica. Ovviamente, attraverso il dialogo e il contraddittorio, cioè, come scriveva anche Luigi Einaudi, con “la bellezza della lotta”. Dove è la parola “bellezza” a connotare la lotta e a renderla parte della “rivoluzione armonica”.


1 commento:

  1. Questo bel ritratto e tratto dall'affresco (che rappresenta la verità del pensiero razionale) di Raffaello "LA SCUOLA DI ATENE" (1508) in cui si rappresenta ,appunto, Aristotele con il suo libro ETICA.

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