Ma come stanno gli ex An? Non proprio bene. Quelli che sono
stati rieletti nel Pdl, grazie alla benevolenza di Berlusconi, vengono guardati
a vista come ospiti indesiderati. Non partecipano ai summit con il capo. Nessun
giornale li cerca. Maurizio Gasparri, che non sarà più capogruppo al Senato, a
ognuno che incontra dice: “Ormai non contiamo più nulla”. Solo due i deputati
che fanno capo ad Alemanno, Piso e Saltamartini. Quest’ultima, che sulla carta
è ancora responsabile delle donne del partito, è oscurata da Carfagna, Gelmini
e Biancofiore. Le sole e uniche amazzoni, assieme alla Santanchè, che
Berlusconi apprezza. Gioca in proprio, come ha sempre fatto, Renata Polverini,
appagata dal posto al Senato ottenuto nonostante la figuraccia alla Regione Lazio.
Andrea Augello ha riunito i suoi poche sere fa e ha confidato a tutti che tira
un’ariaccia, soprattutto in vista del voto a Roma. Augello non è riuscito a far
eleggere neanche un consigliere regionale e ai suoi più intimi collaboratori ha
espresso tutti i suoi dubbi sulle chance di Alemanno di essere rieletto. Poi ci
sono i Fratelli d’Italia che, liberi dall’incombenza di sventolare le
bandierine davanti al tribunale di Milano per difendere il capo, come hanno
dovuto fare gli ex colleghi rimasti nel Pdl, sono tornati alle antiche
abitudini missine. Un bel corteo per commemorare le vittime delle foibe a
Firenze. Un tempo si chiamavano destra di governo…
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