sabato 25 gennaio 2014

Vabbè, ci sono i radical chic e dall'altra parte ci sono i "foglianti". Insopportabili pure loro...




Venator

Il termine radical chic non si può sentire. Sono quelle locuzioni che ti vengono a noia prima ancora che hai finito di pronunciarle, che tradiscono stanchezza lessicale, mancanza di creatività linguistica, voglia di comunicare per stereotipi. Però sappiamo tutti che esistono, sappiamo che ci sono gli aristodem, quelli con la puzza sotto il naso, quelli che dividono il mondo tra superiori e inferiori in base al labile parametro postideologico. Io sono io e voi non siete un c... . Ma attenzione, se a sinistra quest'antropologia è ben riconoscibile, sull'altro fronte, anche a destra, lo snobismo politicamente scorretto, strutturato come polo opposto e alternativo ai radical chic ha le sue penne e i suoi atteggiamenti urticanti. È il club dei Foglianti, quelli che adorano Giuliano Ferrara e non lo contraddicono mai (e che si adoperano per rattoppare l'estetica berlusconiana, es. Kant usato per giustificare le scopate a pagamento con una minorenne...) a fornire le teste pensanti dei fundamentalist chic



Il canone da seguire è molto semplice, per chi volesse esercitarsi. Si prenda oggi la rubrica Preghiera di Camillo Langone, il supponente, raffinato, reazionario Camillo Langone: “Che io possa disporre della metà del coraggio, della sfacciataggine, del cieco egoismo di coloro che mi annunciano, mi spediscono, addirittura mi consegnano brevi manu i loro libri. … Alcuni di loro però conoscono benissimo la mia affezione per il libro dei libri, la Bibbia: e allora come possono immaginare che io tralasci l'Ecclesiaste, san Matteo, il salmista per dedicarmi ai loro romanzetti, ai loro saggiucoli, alle loro poesiuole? Che da costoro possa imparare l'impudenza, la baldanza”. Ecco. Dinanzi a questo scritto l'umanità (quella che ha tempo per leggere Langone, ovvio, quindi una fetta ristretta dei discendenti di Adamo e Eva) si divide non già in destra e sinistra ma tra coloro che leggono e pensano: “Che fico 'sto Langone” e coloro che pensano: “Ma vaffanculo, va'...”. Affidarsi a questi ultimi, minoranza illuminata. 

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