Soso
"Questo
accordo è un primo importante passo e apre il tempo e lo spazio per
andare avanti con nuovi negoziati e raggiungere entro sei mesi un
accordo generale''. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama
commentando a caldo lo storico accordo raggiunto a Ginevra tra il
gruppo 5+1 e l'Iran. Il presidente americano ha chiesto
ufficialmente, in diretta tv, al Congresso di non imporre nuove
sanzioni contro Teheran, che “potrebbero far saltare questa intesa
di Ginevra, che è un primo passo promettente."
Dunque
trovare un accordo regionale è possibile: parlare di Siria significa
infatti mettere a fuoco le cause tutte esterne di quella guerra e il
nucleare iraniano ne è sicuramente una, determinante. Parlare di
Siria significa ricordare che questa repubblica laica e
multiconfessionale è l'alleato principale per la dirigenza iraniana,
che considera la sorte di Damasco un proprio problema nazionale.
Parlare
di Iran-Siria significa considerare Hizb-Allah, il principale partito
shiita libanese la cui componente militare combatte in Siria per
Assad ed è stata dichiarata dall'UE, troppo disinvoltamente,
organizzazione terroristica.
Parlare
di Libano-Siria significa cercar di capire il cui prodest del grave
attentato all'ambasciata iraniana a Beirut: chi vuole condizionare
cosa in una situazione internazionale così gravida di mutamenti?
Vedere
il capo della giunta militare egiziana, generale Al Sisi, trattare
col ministro degli esteri di Mosca Lavrov per una base navale russa
ad Alessandia e assistere alla rotazione di 180 gradi del presidente
turco Erdogan, che in politica estera si orienta ora verso Iran e
Iraq, significa valutare eventi radicalmente innovativi che derivano
tutti da un dato indiscutibilmente centrale: l'esercito nazionale
siriano ha quasi definitivamente riconquistato il proprio spazio
statuale, ma soprattutto ha fermato lo tsunami militare, politico e
confessionale che immediatamente dopo la Siria, avrebbe inondato il
Caucaso, l'Iran e l'Europa. L'Italia in primis, subito dopo i balcani
neo-ottomanizzati.
Nessun commento:
Posta un commento