Soso
Pace in terra, agli uomini di buona volontà. Ma se la volontà
non ce la mettono tutti… sarebbe meglio non ricordare, ad esempio, che Gavrilo
Princip - il serbo che assassinò l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando - col suo gesto di Sarajevo porta tutta la responsabilità del terribile
1914, perché quella tragedia era pronta per ben altre decisioni e interessi.
Un secolo dopo e cioè adesso, Obama e il presidente iraniano Rohuani assistiti da
Putin si accordano e regalano a tutto il mondo la possibilità di vivere davvero
meglio, cioè senza il conflitto annunciato e che evidentemente è possibile comporre.
Il capo dei servizi segreti sauditi e la sua intera monarchia
ereditaria, che già aveva minacciato il presidente russo di
"attivare" i kaedisti ai giochi invernali di Soci, chiaramente non è
d'accordo. Una parte del vasto fronte internazionale inoltre, che negli ultimi
tre anni abbiamo visto accerchiare e aggredire lo stato sovrano siriano, sta
operando in diversi modi perché quella pace non si inveri: il primo è
l'addestramento di una nuova ondata kaedista stimata in 40.000 guerriglieri, da
rovesciare contro Damasco per una nuova offensiva che impedisca la fine del
conflitto. Un altro modo è costituito da attacchi meno asimmetrici ma
convenzionali, non rivendicati e quindi non meno pericolosi e destabilizzanti,
contro centri strategici dell'esercito di Assad.
Proprio oggi che parte delle forze insurrezioniste
schiettamente siriane, rivedono ormai le proprie posizioni e cessa il
combattimento o addirittura cambia fronte, per difendere la patria da quella
che ormai è solo una invasione internazionale kaedista. Proprio oggi il fronte
nord, adiacente al confine turco, ormai si caratterizza per una offensiva
strategica dell'esercito nazionale siriano, soprattutto nello scontro decisivo
di Aleppo. Ebbene, invece il fronte sud e cioè quello giordano-libanese, vede
nuove operazioni e nuove minacce, direttamente rivolte contro l'accordo
Usa-Iran appena conseguito; questa è infatti una delle questioni vere che
determinano la guerra siriana: il confronto regionale saudita-katariota con la
repubblica islamica.
L'altro motivo che mai ci viene ricordato, è il mare di gas e
petrolio che nel Mediterraneo orientale ha già attirato l'interesse
multinazionale e non certo delle sole aziende: se per la prima volta Cipro e
cioè uno stato della Comunità Europea, potrebbe ospitare un paio di basi dei
paracadutisti russi, comprendere meglio quello che succede rientra sicuramente
nel nostro interesse di cittadini italiani.
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