Pierantonio De Matteis
Lo confesso. Fa uno strano effetto vedere quel
simbolo affisso sui muri della mia Città. E fa uno strano effetto non tanto
perché per la prima volta da non so quanto tempo quel manifesto non è stata
preceduto da un bollettino da me stesso portato all’ufficio affissioni. Non è
il fatto che qualcun altro abbia affisso quei manifesti a determinarmi questa
strana sensazione. E’ piuttosto la pseudo-pretesa, da parte dell’autore (che
poi non è anonimo) di voler “scongelare” un simbolo appartenente al passato, ad
una storia chiusa, finita, archiviata. E non scenderò nel dettaglio, non dirò
di cose, secondo me, sia finita quella storia, su quali siano le responsabilità
e quali i responsabili e non dirò nemmeno se penso sia stata un bene o un male
quella fine. E’ solo che è finita, e tocca prenderne atto. Si può analizzare,
discutere, accusare anche… ma l’unica cosa che non si può fare è far finta di
nulla e mi pare che la richiesta di scongelare il simbolo sia esattamente
questo: far finta di nulla. Far finta che questi ultimi cinque anni non ci
siano mai stati, che nulla sia successo.
Prendete Galatina ad esempio. Quella
richiesta di scongelamento pretende di far finta che nulla sia successo nella
comunità politica di AN. Una comunità che esprimeva un sindaco, due assessori,
un presidente del consiglio comunale, cinque consiglieri, 2500 voti (a volte
3000), l’unico vero movimento giovanile cittadino, una credibilità politica
certamente sopra la media cittadina. E che oggi ha dato vita ad una diaspora
senza precedenti. Chi, rimasto nel partito del padrone, è tornato in consiglio;
chi, ribellandosi alle logiche politiche imperanti, è stato sbattuto fuori dai
giochi politici; chi, non avendo voce nei partiti, si è dato al civismo; chi del
civismo si è già stancato; chi ha cambiato quattro partiti ed è stato anche
sindaco di Galatina con pessimi risultati amministrativi; chi ha cercato
fortuna altrove vantando una purezza e una credibilità che solo quella passata
appartenenza gli attribuivano; chi… chi… chi… E tra tutti loro un velo di
recriminazioni, di fraintendimenti, di ambizioni personali che fanno sì che il
tutto si giochi sempre senza uno straccio di idea. Ora, immaginate tutta ‘sta
gente insieme. Voi ce la vedete? Voi ve la immaginate una riunione con tutti
‘sti galli… con tutte ‘ste primedonne… con tutti ‘sti generali… senza esercito?
Lasciate perdere, verrebbe da gridare loro. E’ finita. Stavolta è proprio
finita.
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