martedì 29 luglio 2014

La storia del cinema contro i critici del "noioso è bello"



Luciano Lanna

Nel 1974 un brano musicale, Verde, dei fratelli Guido e Maurizio De Angelis, finì nella hit parade e divenne un motivetto ascoltato e fischiettato un po’ da tutti… Si trattava della colonna sonora di uno “sceneggiato” – le fiction o film televisivi si chiamavano allora così – diretto da Leandro Castellani, uno dei principali creatori dell’inchiesta storica televisiva, autore di programmi di testimonianze, di tv-movie e di cinema (tra i suoi tanti altri lavori ricordiamo Le cinque giornate di Milano, L'affare DreyfusOrfeo in paradisoIpotesi sulla scomparsa di un fisico atomico, Don Bosco…)
Castellani ha adesso pubblicato un suo curioso libro – Questo pazzo cinema. La storia dei cinema di 110 film con 11 fiction tv in appendice (Edizioni Eracle, pp. 76, euro 9,90) tutto in versi… Castellani s’improvvisa infatti poeta per raccontare con questa sua personale selezione la storia della Settima arte, rileggendola in maniera scanzonata e non conformista… “Una storia del cinema – annota il regista – faziosa, irriverente, che enfatizza il cinema popolare, quello che non delude quasi mai, e disprezza il cinema dei cattedratici e dei critici snob, per i quali ‘noioso è bello’…”. Non a caso, nel primo capitolo, dedicato a “quando il cinema non sapeva parlare”, Castellani dedica una delle sue poesie a La corazzata Potemkin di Sergej Eizenstein, e provocatoriamente conclude: “Ma poi Fantozzi l’ha condannata / disse: è pazzesca questa cagata!”.
Per capire l’ispirazione del libro, degli anni Trenta l’autore si sofferma su film come Tarzan l’uomo scimmia e Biancaneve e i sette nani di Walt Disney, l’indimenticabile Via col Vento, Ombre rosse e Il mago di Oz… Degli anni Quaranta ci si sofferma su Dumbo e Il segno di Zorro, Quarto potere e Casablanca, Quattro passi tra le nuvole e Ladri di biciclette. Dei Cinquanta Castellani ricorda Viale del tramonto e Rashomon, Quo vadis? e Un americano a Roma, Un uomo tranquillo e Cantando sotto la pioggia, Sabrina e A qualcuno piace caldo…Perfetta la sequenza dei Sessanta: La dolce vita e Psycho, Il sorpasso e 007-Licenza di uccidere, Mary Poppins e Tutti insieme appassionatamente, 2001-Odissea nello spazio e Easy Rider. Quindi gli incubi e gli eroi degli anni Settanta: Il padrino, Jesus Christ Superstar, Fantozzi, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Rocky, Guerre stellari, Superman, Alien, Dracula. Cosa resterà (del cinema) degli anni Ottanta, si chiede quindi il nostro? E risponde: Shining, Rambo, Il Marchese del Grillo, ET-L’extraterrestre, C’era una volta in America, Ritorno al futuro, Il cielo sopra Berlino, Don Bosco. Del cinema anni Novanta ci si sofferma su Dick Tracy, Thelma e Louise, Pulp fiction, Full Monty, Titanic… E finalmente si arriva ai film degli anni Duemila, su cui la scelta di Castellani va su alcuni titoli precisi: Il gladiatore, Moulin Rouge!, Harry Potter, Spider Man, The Passion, Gomorra, Il Divo, Avatar…
È un libro che consigliamo a tutti, anche perché condividiamo quasi in toto la scelta dei film fatta da Castellani – oltre a quelli che abbiamo citato nel liro ce ne sono, ovviamente, anche altri – che nel loro insieme possono costituire l’omaggio migliore al grande cinema. E vale la pena leggere il commento in versi che l’autore fa accompagnare a ogni scheda. Citiamo solo il finale: “Il tragico sorriso di Charlot / il volto cereo di Ridolini / il broncio infantile di Stanlio / il farneticare strampalato di Totò… / Che confine sottile / fra la risata e il pianto”. 

1 commento:

  1. Caro Luciano, ti ringrazio per aver preso sul serio, con la tua consueta fine intelligenza, le mie divagazioni senili sul cinema che ho amato e che amo. Spero di diventare - o tornare - più serio in avvenire...

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