Luciano Lanna
Nel 1974 un brano musicale, Verde, dei fratelli Guido e Maurizio De
Angelis, finì nella hit parade e
divenne un motivetto ascoltato e fischiettato un po’ da tutti… Si trattava
della colonna sonora di uno “sceneggiato” – le fiction o film televisivi si
chiamavano allora così – diretto da Leandro Castellani, uno dei principali
creatori dell’inchiesta storica televisiva, autore di programmi di
testimonianze, di tv-movie e di cinema (tra i suoi tanti altri lavori
ricordiamo Le cinque giornate di
Milano, L'affare Dreyfus, Orfeo in paradiso, Ipotesi sulla scomparsa di
un fisico atomico, Don Bosco…)
Castellani ha adesso pubblicato un
suo curioso libro – Questo pazzo cinema.
La storia dei cinema di 110 film con 11 fiction tv in appendice (Edizioni
Eracle, pp. 76, euro 9,90) tutto in versi… Castellani s’improvvisa infatti poeta
per raccontare con questa sua personale selezione la storia della Settima arte,
rileggendola in maniera scanzonata e non conformista… “Una storia del cinema –
annota il regista – faziosa, irriverente, che enfatizza il cinema popolare,
quello che non delude quasi mai, e disprezza il cinema dei cattedratici e dei
critici snob, per i quali ‘noioso è bello’…”. Non a caso, nel primo capitolo,
dedicato a “quando il cinema non sapeva parlare”, Castellani dedica una delle
sue poesie a La corazzata Potemkin di
Sergej Eizenstein, e provocatoriamente conclude: “Ma poi Fantozzi l’ha condannata
/ disse: è pazzesca questa cagata!”.
Per capire l’ispirazione del libro,
degli anni Trenta l’autore si sofferma su film come Tarzan l’uomo scimmia e Biancaneve
e i sette nani di Walt Disney, l’indimenticabile Via col Vento, Ombre rosse
e Il mago di Oz… Degli anni Quaranta
ci si sofferma su Dumbo e Il segno di Zorro, Quarto potere e Casablanca,
Quattro passi tra le nuvole e Ladri di biciclette. Dei Cinquanta
Castellani ricorda Viale del tramonto
e Rashomon, Quo vadis? e Un americano a
Roma, Un uomo tranquillo e Cantando sotto la pioggia, Sabrina e A qualcuno piace caldo…Perfetta la sequenza dei Sessanta: La dolce vita e Psycho, Il sorpasso e 007-Licenza di uccidere, Mary Poppins e Tutti insieme appassionatamente, 2001-Odissea nello spazio e Easy
Rider. Quindi gli incubi e gli eroi degli anni Settanta: Il padrino, Jesus Christ Superstar, Fantozzi,
Qualcuno volò sul nido del cuculo, Rocky, Guerre stellari, Superman,
Alien, Dracula. Cosa resterà (del cinema) degli anni Ottanta, si chiede
quindi il nostro? E risponde: Shining,
Rambo, Il Marchese del Grillo, ET-L’extraterrestre,
C’era una volta in America, Ritorno al futuro, Il cielo sopra Berlino, Don
Bosco. Del cinema anni Novanta ci si sofferma su Dick Tracy, Thelma e Louise,
Pulp fiction, Full Monty, Titanic… E
finalmente si arriva ai film degli anni Duemila, su cui la scelta di Castellani
va su alcuni titoli precisi: Il
gladiatore, Moulin Rouge!, Harry Potter, Spider Man, The Passion, Gomorra, Il Divo, Avatar…
È un libro che consigliamo a tutti, anche perché
condividiamo quasi in toto la scelta dei film fatta da Castellani – oltre a
quelli che abbiamo citato nel liro ce ne sono, ovviamente, anche altri – che
nel loro insieme possono costituire l’omaggio migliore al grande cinema. E vale
la pena leggere il commento in versi che l’autore fa accompagnare a ogni
scheda. Citiamo solo il finale: “Il tragico sorriso di Charlot / il volto cereo
di Ridolini / il broncio infantile di Stanlio / il farneticare strampalato di Totò…
/ Che confine sottile / fra la risata e il pianto”.
Caro Luciano, ti ringrazio per aver preso sul serio, con la tua consueta fine intelligenza, le mie divagazioni senili sul cinema che ho amato e che amo. Spero di diventare - o tornare - più serio in avvenire...
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