domenica 21 settembre 2014

La profonda saggezza delle persone anziane



Una lettera molto bella che Enrico Vanzina riporta oggi sulla sua rubrica “Che ci faccio io qui?” sul “Messaggero”
L'autrice è Regina Brett, una novantenne di Cleveland



“La vita non regala niente, ma vale comunque la pena di essere vissuta. La vita è corta, quindi approfittane. Ricordati che non c’è bisogno di avere sempre ragione. Mai. L’importante è semmai essere (e poter essere) se stessi. Se hai voglia di piangere, fallo con qualcuno, perché ti darà più conforto che piangendo da solo. Non è vietato piangere davanti ai tuoi figli o ai tuoi cari. Non è vietato prendersela qualche volta con Dio, lui ha le spalle grosse. Non fare mai paragoni con la vita degli altri, perché in realtà non sai mai com’è la vita degli altri. Se hai una relazione segreta, meglio troncarla. Ogni tanto respira profondamente, calmerà la tua mente e il tuo spirito. Sbarazzati di tutto quello che non ti serve. E sappi che tutto quello che non ti uccide ti rende più forte. Non è mai troppo tardi per essere felice e questo dipende solo e soltanto da te, non dagli altri. Da nessun altro. Soffia sulle candeline, dormi tra lenzuola pulite, indossa qualcosa di sexy, non farlo solo nelle occasioni speciali, l’oggi è sempre speciale. Cerca di essere eccentrico, libero, non convenzionale. L’organo sessuale più importante è il cervello. Di fronte a un apparente disastro chiediti: “Tra cinque anni mi importerà ancora?”. Scegli sempre la vita. Quello che gli altri, tutti gli altri, pensano di te non ha nessuna, propria nessuna, importanza. Il tempo, poi, aggiusta sempre tutto, quindi dai tempo al tempo. Cerca di credere nei miracoli. Perché accadono. Ogni giorno. Dio ti ama a prescindere, anche se tu combini guai. Diventare anziano batte sempre l’opzione morire giovane. I tuoi figli e i giovani che conosci avranno una sola giovinezza, fai in modo che sia allegra e spensierata. Se buttassimo i nostri problemi in un secchio e poi guardassimo quelli degli altri, i nostri li riprenderemmo subito dal secchio. L’invidia, infine, è solo una perdita di tempo: accetta e ama quello che hai, non sognare inutilmente quello di cui tu pensi di aver bisogno. Ricordalo sempre: il meglio deve ancora venire. Anche se qualche volta ti senti al capolinea, alzati, vestiti, esci e fatti vedere in giro. Alla fine di tutto, quello che conta veramente è amare e aver amato”.

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