Il latte del supermercato è di diversi tipi: quello fresco intero che deve avere circa il 15% di sieroproteine, quello pastorizzato (11% di sieroproteine), quello parzialmente scremato (massa grassa compresa tra 1,50% e 1,80%), scremato (massimo 0,50% di massa grassa).
Un’ulteriore classificazione è quella che riguarda i latti “modificati”:
• Latte delattosato (ad alta digeribilità): con ridotto tenore di lattosio – cui molte
persone sono intolleranti. Il lattosio si presenta già scisso, lasciando inalterato il valore
nutrizionale del latte.
• Latte desodato: con ridotto tenore di sodio (per diete iposodiche).
• Latte arricchito: con fibra vegetale e fermenti lattici vivi (Bifidobacterium e
Lactobacillus acidophilus).
• Latte vitaminizzato detto anche “latte fortificato”: con aggiunta di vitamine oppure
calcio, ferro ed altri sali minerali.
• Latte parzialmente disidratato e latte totalmente disidratato: mediante
trattamento termico di sterilizzazione oppure trattamento UHT seguito da
confezionamento asettico, disidratazione ed aggiunta di zuccheri.
• Latte aromatizzato: addizionato di aromi diversi, naturali e non, come frutta, cacao o
vaniglia.
Cosa prevede la legge sull’etichettatura
Per la legge le etichette delle confezioni di latte devono riportare le seguenti indicazioni:
• trattamento subìto:
• data del trattamento;
• temperatura alla quale deve essere conservato (per il latte crudo, pastorizzato e
microfiltrato);
• data di scadenza o termine minimo di conservazione.
• quantità netta.
Inoltre l’etichetta deve riportare l’indicazione della provenienza del latte o della zona di
mungitura.
Attenzione alla scelta della mozzarella! E' il formaggio più consumato dagli italiani ma anche il più "taroccato". La mozzarella ha quattro ingredienti: latte, sale, caglio, fermenti lattici vivi. Quelle con il "correttore di acidità" sono meno pregiate. La falsa mozzarella è invece prodotta con acqua e proteine del latte.
Leggete bene anche le etichette dello yogurt: ci sono yogurt i cui unici ingredienti sono latte e fermenti lattici vivi, yogurt cui sono aggiunti preparati di frutta e yogurt con un gran quantità di coloranti e additivi. Sulla qualità influisce il numero di fermenti lattici vivi: al momento della produzione sono almeno 100 milioni di bacilli per grammo che col passare del tempo scenderanno fino a 1-5 milioni. E' importante dunque la data di scadenza. Verificare poi che lo yogurt non contenga gelatina o addensanti.
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